11 febbraio giornata mondiale delle donne e ragazze nella scienza, è stata proclamata dalle Nazioni Unite e patrocinata dall’Unesco nel 2015 e si pone l’obiettivo di garantire le pari oppurtunità alle donne che intraprendono una carriera scientifica.
Le donne hanno fatto grandi progressi ma ci sono ancora molte disparità sia nel mondo del lavoro che della polica e, sopratutto nel mondo della conoscenza, delle scienze e della tecnologia a causa di secoli di stereotipi e pregiudizi.
In Italia solo il 3% delle donne scelgono una carriera da informatico e solo una laureata su tre ha fatto un percorso universitario in campo scientifico, questo significa che è ancora tutto monopolio maschile.
Il divario è ancora profondo per questo c’è bisogno di un’inversione culturale e di incoraggiare le giovani donne, soprattutto, a non negare o minimizzare i propri risultati scientifici (esempio Effetto Matilda) e attribuirli ai propri colleghi uomini solamente per motivi di genere.
Attualmente abbiamo un numero consistente di donne in posizioni di leadership ad esempio Greta Thunberg oppure la calciatrice statunitense Megan Anna Rapinoe, in politica Alexandria Ocasio Cortez e Kamala Harris, i Nobel 2020 per la chimica Jennifer Doudna ed Emmanuelle Charpentier e molte altre non meno importanti ma … la strada per risanare il divario è ancora lunga.